“Il sentimento religioso del tempo e degli spazi ”

Biografia:


Margherita Faustini è nata e vive a Genova dove svolge una intensa attività letteraria e giornalistica.
Ha pubblicato Agenda personale (Aforismi-1973); Cielo d'ardesia (Racconti1975); Momenti (Raccolta di aforismi e poesie-1978); Collana dei giorni (Poesie-1980); Strada del mattino (Poesie-1986); Tirassegno (Aforismi-1988); Presenze (Poesie-1991); Posso giocar (Poesie-1994, II ed.1998); Attimo primo, dedicato alla madre -1998.
Ha curato, insieme con Marco Delpino, Caro Colombo (una raccolta di lettere indirizzata al grande Ammiraglio da parte dei maggiori rappresentanti della cultura ligure - 1993).
Ha raccolto altresì, assieme a Liana De Luca, un'antologia di racconti e riflessioni sul tema "Davanti all'ignoto" - titolo stesso del libro - in cui si trovano interventi di noti scrittori italiani.
Due suoi atti unici, tradotti in inglese, sono stati rappresentati in tre teatri di New York.
Sue poesie sono presenti in alcune antologie italiane e straniere (in Belgio, Grecia, Romania, Spagna, Ucraina e Cile, Turchia, Usa).
Ha ricevuto significativi riconoscimenti per l'attività letteraria e giornalistica.


Commento critico:

Suffragata da un espressionismo di tinte, l’ideale allocuzione a Mozart si fa intima contemplazione di forme e di suoni scarnificati.
L’atmosfera notturna acuisce la desolazione dei toni cui fanno da contraltare il sentimento religioso e l’auspicato conforto insito nell’esperienza oltremondana.
L’angoscia per il tempo che fugge e il senso di imperfezione umana confluiscono nella tensione lessicale, mentre l’immensità degli spazi è filtrata con fine delicatezza descrittiva.
La progressione lirica riesce a proiettare la solitudine esistenziale in un eremo di mistica meditazione.

(Commento di Valentina Incardona)

Elio Gioanola nella prefazione della raccolta di liriche Attimo Primo (Microart’s Edizioni), scrive: “Il tempo, la morte, la solitudine, l’invocazione religiosa sono da sempre i temi attorno a cui ruotano le meditazioni liriche della Faustini, con quella nudità di accenti, e persino quella desolatezza di constatazioni che conferiscono ai testi, anche ai meno brevi, la loro qualità epigrammatica della negazione”.

Di seguito proponiamo due liriche inedite ispirate a Wolfgang Amadeus Mozart:

LA SILLOGE

Nel chiarore della notte

Immagina che alla tua morte
Sia venuto da te un angelo.
Avvolgendoti nelle ali
Ti ha portato sulla cima più alta
Del Gran Paradiso
A percepire l’immenso.

Seduti su una roccia
Nel chiarore della notte,
gremita di stelle,
ti ha chiesto di comporre
un brano sulla volta celeste.


Negli spazi dell’Oltre

Povero e malato
Eri ormai per la gente
Un volto senza nome.
Nessuna attenzione
Per l’eternità del genio.

Ora puoi sentire
Celestiali melodie,
prive di suono per coloro
che non hanno saputo udire
le voci dell’Universo.

Mai una pausa
Ad ascoltare il gorgogliare del ruscello,
il fragore del mare,
il brusio del bosco,
il canto dell’usignolo.

L’uomo giunge negli spazi dell’Oltre
Portando con sé il misero bagaglio terreno
Inadatto al volo tra le stelle.

 

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