“Metamorfosi di immagini e colori ”


Biografia:

Scrittrice e maestro d'arte ha compiuto i suoi studi artistici presso l'accademia BBA.
Durante la sua attività ha ottenuto premi prestigiosi e insigni riconoscimenti.
Ha allestito mostre personali in Italia e all'estero e sue opere sono presso il museo dei beni artistici e culturali della regione Emilia-Romagnaterritorio di Riccione.
Appassionata di scrittura e poesia visiva ha collaborato alla pagina culturale di alcuni periodici.
Ha coordinato concorsi di pittura ed ha pubblicato con la Prospettiva  Editrice nella stessa collana anche il romanzo dal  titolo "Le avventure della gatta Panino 2002".
Tutte le illustrazioni sono dell'autrice stessa.

Commento critico:

La prima impressione che trasmette la poetica di Nicoletta Santini  è icasticamente racchiusa  all’interno di ogni singola parola a mò di un distillatoio, di un lambicco sapientemente in grado di far “evaporare” pensieri ed emozioni, versando a stilla a stilla termini, voci e lemmi destinati a condensare i loro vapori, depositando nel pensiero un segno durevole e profondo, consegnando alla sensibilità interiore uno scrigno di  semplice ma elegante ricercatezza, di raffinata, sottile purezza.
Un viaggio dell’animo umano che si compie tra i colori, i profumi, i rumori, i fragori del mare con le sue profondità ed il mito che conduce attraverso velate stanze dell’immaginario, lungo la via dell’irrazionale, dell’istintivo, dell’illogico quanto mai carico di emotività e passione.
Ecco allora il tempo della vita scorrere fra le mani di Tersicore, fluire “nel volo d’indorate faville”, danzare e volteggiare nella dimensione del sogno di cui Nicoletta ci rammenta in maniera veramente efficace e persuasiva tutto il suo significato più autentico, il suo senso più schietto, la sua valenza più intima: accanto alla coscienza che pensa e ragiona quella che sogna, brama e vagheggia.
E, in “un giorno qualunque” la sfida diventa quella di custodire il tempo che apre se stesso alla dimensione dell’eterno, dell’infinito, dell’incommensurabile, “serbare” l’attimo, trattenerlo, pecerpirlo fra dita leggiadre come goccia che “svapora lontano”.

(Commento di Cristina Raddavero)

DictaMundi.net ha già parlato di Nicoletta Santini commentando nella “Vetrina dell’Old Sheep Shop” il suo racconto “La Mummiona” pubblicato da Prospettiva Editrice e illustrato dalla stessa autrice con vibranti e fantastiche narrazioni descrittive.
Ora il profilo letterario/artistico della Santini si amplifica con la presentazione di questa raffinata silloge poetica ove ricompone con sinergico e composito vigore creativo un impasto di plasticità e di poesia che si cementa alimentando metamorfosi d’immagini e colori.
In un processo creativo che ricorda le tecniche dei livelli sovrapposti della fotocomposizione, più ancora delle velature successive delle stesure acriliche sopra la tela, la Santini articola il suo pensiero poetico liberando metafore e suggestivi riferimenti mitologici che richiamano le luminose preziosità mediterranee tra le rovine sopravvissute della classicità così care al Salvatore Quasimodo di “Acque e terre”.
In questo contesto tematico, anziché le oniriche suggestioni di Marc Chagall, mi sembra di poter scorgere le poetiche e i colori di Giorgio de Chirico che scorrono tra secolari vestigia immobili nel sole e il fragoroso galoppo di cavalli sulla riva del mare.
Allora il lessico si fa ricerca e meditazione, soppesa il verso, lo irrobustisce di riferimenti metaforici incastonati nel vissuto della memoria come se cercassero di cancellare il fluire del tempo per liberarsi in artistiche e sorprendenti scenografie letterarie.
(Commento di Pier Luigi Coda)

LA SILLOGE

NEL MIO ATELIER

In un anno qualunque
in un giorno qualunque
in un ora qualunque
traghetto emozioni in dissolvenze alterne
                       dove l’onirico spande
ed invento calici d’ombre e d’oro
per bocche di canefore vocianti
nel confine dove fiori d’aria crescono.

In un secondo qualunque

Per varcare con orme ballerine
il tempo dei violini di Chagall.

 

DIPINTI RESPIRI DI NULLA

Abbozzo crisalide nascente
distilla levità sulla tela sbiancata
                     ove il desiderio vaga
incorniciato da polvere temporale.

Eteree, svelate
in serico connubio
                      ora sparlano le trame
con tinto marmoreo di gote bambine
e limpidi passi di creatura
muovono incontro
in vetrata staticità.

Parlano pispigliando in muti battiti
d’essenza imprigionata
                      in denso  segreto adolescente
di principessa solitaria
assisa sul trono di una rupe.

Passi e dipinti respiri di nulla
ancora muovono
                      ripetendosi all’infinito
ma è solo il rinfrangere
del momento  appena nato

Sospeso su flabelli di color

 

   PEGASO…ATTIMO BREVE

Di verde bagliore è lo sguardo
in grave e profonda bellezza
                    dell’onirico destriero
dal ventaglio dei colori apparso.

Froge frementi
zoccolati tuoni d’arcano
giostra palpiti muti d’attesa
                      in dispiegate ali
elevate a pura trasparenza
librate in selenico vertiginoso

Pegaso…attimo breve

nel volo d’indorate faville
svapora l’incanto
                    in apoteosi di magico turbine

per tornare al suo Olimpo.

 

       BALLERINA SULLA SPIAGGIA

Dipingo una roccia e di flutti il mare
                     una sola goccia
che svapora lontano

Ricolmo di tempo antico
un cerchio tracciato
alitandovi Tersicore dal cuore musicante
che ricalca in divino volteggio
le danzanti orme dei propri passi

su quella goccia.

 

         GABBIANO DAGLI OCCHI VIOLA

Parla Gabbiano
dagli occhi insonni
              viola
del sottofondo cobalto
il suo covo.

Gemmato di libertà
si libra in echi e pioggia trinata
               tra fumi di nubi merlettati.

Racconta
dell’aria marina al risveglio
                 quando tutto
persino il silenzio riposa.
Del circumnavigare il mondo
con gli occhi viola.

battuti dalla rosa dei venti.

 

     BALENA

Incanto di flutti e conchiglie
arenati nei sogni di Nettuno
                     trionfale covo.

Dal palmo d’alti fondali
                      emerge Balena
in sibilo fiorito d’alghe e di marosi
                       schiocca la coda capricciosa
in schiuma salmastra che vita trattiene

musicando arcana
un reale coro d’azzurre faville.

Fra vispe lampare di stelle
si immerge Balena sotto il pelo dell’acqua

per fare d’argento la scia.

 

UN GUIZZO DI NIENTE

L’altrove statica dimensione
smuove all’improvviso un sussulto di foglie
                           un guizzo di niente
intrappolato
nel pallore scivolato in goccia.

…Un pispigliare fra le ombrate primule
                            chiacchierone
in reminiscenza di ieri
sotto la voce cigolante di vecchie cancellate
…ore smussate da polline alato
e tra vasi sull’altana
di terra e coccio
gridano di vittoria le antere
ballando con se stesse.

 

L’ANGOLO OSCURO

Canefore
statue velate
arrivano pispigliando
            bocche vocianti
e spigoli di cielo libra
              ombre sui muri.

l’angolo oscuro

in cui la meteora scantonava
decisa a disfarsi
del suo groviglio di luci.

…è buio

 

 LA CASA DI ALLEGRE OMBRE

Polvere e del tempo il soffio
               dalla casa di allegre ombre
anfitrione sospeso in eco antico
                dalla stanza del buon risveglio
dilagava celeste il contagio
grande madre malata d’angeli quieti.

Visioni evocanti memorie
rare, preziose
nell’inerte spazio che vaga
tra la ragnatela delle ruga
                   sulle guance umide
e vivo ancora il gesto
di annodare la crocchia bianca

di stoppa..

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