Ninel Ivanovna Podgornaja
L'attimo irripetibile
(Solfanelli Editore- Chieti)

Versione italiana a cura di
Alfredo Bertollo & Pier Luigi Coda

Il Testo

Priora Melania - Margarita Tučkova

 

Credo che il fascino dei racconti biografici della Podgornaja, in particolare de “L’attimo irripetibile”, consista proprio in questo suo approccio “personalistico/giornalistico” della Storia, fuori da accademismi precostituiti o leziosi affardellati che ne appesantiscono la descrizione. I suoi scritti sono saldamente ancorati nell’incedere degli avvenimenti, ma “sbirciano”, o meglio, occhieggiano tra gli aneddoti, i disegni e i misteri che s’annidano tra le pagine dei giorni, tra le tendine delle alcove, tra i palpiti d’amore e di morte che incalzano il tempo. Allora la lettura si fa gustosa e d’interesse anche per un pubblico che potrebbe sentirsi lontano o estraniato dalla scenografia raccontata nel testo.




              Ne abbiamo la conferma con i lavori su “Mafalda di Savoia-Assia” e su “Puškin e i Paesi Baltici”; il coinvolgimento diretto dell’autrice nell’affrontare queste narrazioni biografiche con un taglio di ariosità cromatica e freschezza interpretativa hanno saputo attrarre l’attenzione del lettore italiano, hanno saputo trascinarlo nell’universalità della vicenda che travalica l’esperienza vissuta dai protagonisti per approdare nel fascino indistinto dell’avventura umana e dei solenni destini che scuotono la Storia.

Aleksandr Aleekseevič Tučkov


Aleksandra Fëdorovna
moglie di Nicola I

“L’attimo irripetibile” è un tuffo nell’oceano degli ultimi tre secoli; un volo che attraversa molti cieli d’Europa: dalla Russia ai Paesi Baltici, dalla Germania a spicchi d’Inghilterra e di Francia. Sfogliando le pagine del libro si sente l’impressionante rumore delle armate in cammino, delle lotte dei popoli per la libertà, si assiste agli inutili massacri delle rivoluzioni. Ma si ascoltano anche i passi delle danze, i minuetti e gli sfarzi delle corti imperiali e, in lontananza, le voci di poeti e romanzieri di una stagione letteraria unica e forse davvero “irripetibile”.



E poi, che dire della zarina Caterina I che da contadina delle lande di Lettonia approda al trono di Russia? E del mistero del castello di Lode dove non si sa come e perché sia morta l’infelice principessa Augusta di Württemberg? E del sogno profetico di Margarita Tučkova? E che ci faceva il santone Rasputin nella magnificenza della corte degli zar?

Sullo sfondo Imperi che nascono, si affrontano e crollano: Napoleone, i Romanov, gli Assia, i Savoia… Matrimoni studiati a tavolino per assicurare discendenze nobiliari spesso senza felicità alcuna. Amori impossibili e tradimenti, letti ardenti, ambizioni e paure; il fluire degli anni che scorre come l’acqua del Volga o del Reno. Tutto ciò ci appartiene e affonda tra radici comuni; è il vissuto che possediamo della nostra Europa.


Augusta di Württemberg


Aleksandra Fëdorovna
moglie di Nicola II- nata Assia


Ekaterina Pavlovna
del Württemberg

Non a caso il titolo di questo volume antologico è “L’attimo irripetibile”; un titolo che riecheggia un memorabile verso di Puškin, “ricordo il magico istante”, e un’altrettanta memorabile frase di Goethe: “fermati attimo, sei meraviglioso”. Sono versi che la Podgornaja si porta nel cuore e cita più volte in tutti i suoi libri. È l’attimo della scelta, il limite tra il “prima” e il “dopo” che s’inoltra per sentieri sconosciuti e trasforma l’esistere. Senza confini o distinguo tra ceti sociali, principesse o letterati, poeti o principi, uomini o donne, io o tu.

Il passato si sovrappone al presente, la realtà sfuma nella leggenda. Lungo i corridoi del castello di Wolfsgarten sfilano i ritratti dei protagonisti della Russia Imperiale che sono intrecciati con Casa d’Assia. La Podgornaja ha sempre avuto  una sottile attrazione per la ritrattistica. In “Puskin e i Paesi Baltici” scrive: “l’essenza tramandata dalla Storia non si può immaginare senza i ritratti con colonne, ordini nobili, drappi oppure senza l’intimo dei più fini sentimenti”. E qui, finalmente, può ammirare le eroine cui ha dedicato anni di studio: Natal’ja Alekseevna, Luisa Augusta regina di Prussia, Elizaveta Alekseevna, l’imperatrice Aleksandra Fёdorovna… Davanti al dipinto della granduchessa Eleonora, si domanda se fosse effettivamente bella come appare nel quadro; “Era bravo il pittore!” risponde laconico il landgravio Maurizio

 

 


Caterina II di Russia

Paolina del Württemberg

Il transito della Storia si conclude così, con il vago sapore pirandelliano di un “vero” tuttora indecifrabile. Sul calendario, il tempo ha appuntato le date e gli eventi ma le passioni più segrete, nascoste nello sguardo di quei volti, sono ancora nell’impasto dei colori rimasto sulla tavolozza del pittore, insieme allo svanire delle grandi illusioni racchiuse in un’immagine o in un improvviso istante di luce. Ma, forse, come scrive Ernst Schönwiese : “Tutto è solo un riflesso nello specchio…Tutto solo un sogno, finché il destino non spezzerà lo specchio e sveglierà colui che sogna”.



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