William Shakespeare al Castello della Pietra
(Effatà Editrice - Cantalupa Torino)

Disegni di Silvia Aimar
Grafica di Silvia Aimar e Vito Mosca

Il Testo

Una rocambolesca e forsennata corsa a bordo di una mitica Fulvia coupé per liberare i fratelli dalle grinfie di malvagi rapitori che ne chiedono il riscatto. Riuscirà Thani, una teenager in giro per il mondo, a salvarli?

 

Uno strampalato professore di letteratura inglese le darà una mano nel suo disperato tentativo contro il tempo. Insieme affronteranno rischi di ogni sorta, attraversando praterie innevate, periferie metropolitane e orridi precipizi.
Sullo sfondo, arroccato tra inaccessibili guglie di roccia, il misterioso Castello della Pietra e William Shakespeare con la sua arte immortale.
E così, tra indovinelli, rebus, misteri da chiarire,  si dipana un’avventurosa caccia al tesoro dove sogni e realtà si intrecciano con incontri sorprendenti, momenti paurosi,  memorie lontane e la coraggiosa certezza di  riuscire a superare le difficoltà che ostacolano il successo dell’impresa
Ma Shakespeare al Castello della Pietra non è solo un racconto di avventura, è soprattutto un racconto di crescita, di maturazione e comprensione di se stessi. Udon, l’anziano professore, è ormai un uomo alla deriva, vive di sommari espedienti, vagabonda senza scopi e senza impegno ai margini della sua vita, ma grazie a Thani recupera energia e s ignificato, ritrova quell’autenticità e quell’umanità che credeva d’aver perso il giorno stesso in cui per sciagurate disavventure era stato licenziato dall’insegnamento. In un certo senso, si riabilita ai propri occhi e allo sguardo del mondo.
E cresce anche Thani, la giovane protagonista tailandese, che trova in Udon un amico generoso e sincero disposto a offrile un disinteressato e provvidenziale soccorso proprio nei momenti in cui s’imbatte nelle traversie più difficili e pericolose.

Ma Udon non è solo il coraggio  d’intraprendere un viaggio insieme, Udon è la voce di Shakespeare che insegna l’amore per il sublime dell’arte, e racconta sottovoce tutta la poesia che c’è nella vita e quanto la vita si colori di poesia anche nella penombra del chiaroscuro.



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