Pietro Pancamo: "Manto di vita" - LietoColle editore

 

Oxford è allagata; hanno chiuso Abingdon Road e riaperto High Street alle macchine: una grande confusione e le previsioni del tempo non promettono nulla di buono; L'Isis e i suoi affluenti macinano acqua ovunque, centinaia di costruzioni sono in "allerta rosso".  Io mi aggiro per i meadows del Christ Church che ormai si è trasformato in un lago:è impressionante vedere quella distesa d'acqua dove c'erano prati bellissimi  che si aprivano nella penombra del crepuscolo. Cammino sul bordo, attento a non infangarmi. Stranamente oggi il Christ Church non è preso d'assalto dalle solite orde di turisti. C'è un silenzio profondo, le ombre della sera si avvicinano improvvise,  in lontananza si leva un volo di anatre selvatiche, nella mia mente riecheggiano alcuni versi di una poesia di Pietro Pancamo: "A quest’ora/ ogni paese/ è un fagotto/ di stelle e di buio. /  Ma lo è pure /questo cielo vagabondo/ (guscio d’aria e di respiri)/ che stringe in un solo mondo/ città, mari e tempeste/  Ma lo è pure /questa via/ (intirizzita di pioggia)/ col suo buio/ incatenato ai lampioni/ e un po’ di stelle/ che sussurrano al mio palazzo/ la ninna nanna: /vedo tante finestre/ chiuse fra perimetri di sonno".
            "Ecco," mi sono detto, " se i versi di un poeta restano impressi a lungo nella memoria, vuol dire che contengono anima e luce, scintillano di vita, colgono il profondo dell'esistenza".
            Certo, non sempre tutto è così immediato; a volte occorre anche la sintonia con eventi che favoriscano l'ascolto del verso, che sollecitino la meditazione delle parole e ne favoriscano la comprensione. Pancamo è un poeta apparentemente lineare; o meglio, è un poeta lineare nell'espressione e nella forgiatura del verso, ma nel sottofondo si agitano inquietudini e complessi chiaroscuri che si ramificano nella "vastità" dell'essere uomo: dolentemente e fortemente abbracciato all'esistenza.
            Ed è qui che l'attimo si fa momento di vita e vibra nell'incanto del verso; la parola si trasforma in pietra incastonata nel suggello del tempo e dello spazio: "Ogni minuto è fluido di rumori", "Indosso la magrezza/con la disinvoltura/di chi ironizza", "Ogni saluto è un commento/alla tristezza/di dover partire".
            In "Amore o desolazione" la banalizzazione del gesto quotidiano s'intreccia con il vortice dell'esistere e sconfina in una desolata, irrisolta, tragedia pirandelliana. Con occhio stupefatto e ironico, Pancamo dimensiona la routine domestica in una faticosa consuetudine familiare. "Mangiamoci il tacchino riscaldato:/andiamo verso il forno/ tenendoci per mano". Sembra un bozzetto di Ken Loach o, forse, meglio ancora una lampeggiante folgorazione al modernismo alienato di Thomas Stearns Eliot : un'attualissima rappresentazione di solitudine e stanchezza nascosta dentro un involucro di insofferenza, di impotenza, di rabbia e rassegnazione. Tutto appare compiuto e tutto appare in divenire, il rapporto con l"altro" è precario, vive l'istante del momento, anzi, lo rivive con monotonia, come una pietanza riscaldata; forse, anche tenendosi per mano, le prospettive  non prevedono slanci o progettualità futura.
(Commento di Pier Luigi Coda - Oxford 30 novembre 2012)

Pietro Pancamo (1972) coordina il portale «L(’)abile traccia» (citato in un volume della Zanichelli).
È conduttore e direttore editoriale di «Poesia, l(’)abile traccia dell’universo», podcast culturale dell’emittente milanese Pulsante Radio Web. È inoltre redattore del blog letterario «Viadellebelledonne», fra i più seguiti in Italia, e del mensile digitale «Il Cofanetto Magico» (diretto da Maria Cristina Giongo, giornalista che scrive per «Avvenire» e per alcune testate del Gruppo Rizzoli).
È autore di «Manto di vita» (LietoColle, Faloppio, 2005), una silloge di versi che ha suscitato l’interesse di Giancarlo Pontiggia. Compare nelle antologie «Poetando. L’uomo della notte» (Aliberti editore, Roma-Reggio Emilia, 2009) e «Mentre un’altra pagina si volta» (Giulio Perrone Editore, Roma, 2010) curate rispettivamente da Maurizio Costanzo e Walter Mauro.
Nel 2012, la Rete Uno della radio nazionale della Svizzera italiana gli ha dedicato una puntata del programma «Poemondo».
È disponibile on-line il suo primo e-book di racconti: «Sia fatta la tua comicità. Paradise strips» (Cletus Production, Roma, 2012).
Fra le riviste da cui è stato recensito –o su cui ha pubblicato (talora in inglese) poesie, articoli o racconti– figurano «Tuttolibri» (inserto de «La Stampa»), «Poesia» (Crocetti Editore), «Poesia» (blog del canale televisivo Rai News), «Scriptamanent» (Rubbettino Editore), «La poesia e lo spirito», «Poeti e poetastri» (portale gestito dall’Agenzia letteraria “Perroni & Morli Studio”), «Gradiva», «Atelier», «La Mosca di Milano», «Stilos», «El Ghibli», «Corpo12», «Lettera.com», «Subway Letteratura», «Sagarana», «IF. Insolito & Fantastico», «Il Paradiso degli Orchi», «BooksBrothers», «TerraNullius», «Oubliette Magazine», «Progetto Babele», «Tangram», «InFonòpoli», «Books and other sorrows», «Filling Station» (quadrimestrale canadese) e «Snow Monkey» (periodico statunitense).
Recensioni a sua firma sono uscite sia nel sito della rivista «L’Indice dei libri del mese», che in quello dell’edizione fiorentina del «Corriere della Sera».